In data odierna, l’azienda ha inviato una procedura di mobilità. La Direzione aziendale, che dopo tre anni di cassa integrazione ha avviato una riorganizzazione, non dichiarata e dalle scriventi non condivisa nel merito e nei metodi, oggi ritiene che il risanamento dell’azienda debba passare attraverso la dichiarazione di 38 esuberi.
Tale procedura, tra le altre cose, secondo le OO Ss, è il frutto di un’opportunità non colta dall’azienda di eliminare gli esuberi per mezzo dello strumento della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria che è stata messo in atto negli anni passati, grazie alla forte senso di responsabilità dei Sindacati e dai lavoratori tutti che si sono spesi accettando il sacrificio che veniva loro richiesto. L’utilizzo dello strumento dei corsi di riqualificazione, insito nella CIGS, avrebbe, forse, impedito – se fatto in modo adeguato – che si arrivasse alla dichiarazione di esuberi da parte di SIFI.
Non è accettabile che dopo aver chiesto sacrifici ai lavoratori – sacrifici che hanno contribuito al risanamento aziendale – e che dopo avere effettuato una riorganizzazione non dichiarata che l’Azienda ha gestito unilateralmente e spesso senza tenere conto della professionalità e della dignità dei lavoratori, adesso si ringraziano i lavoratori sulla cui pelle bruciano ancora tante ferite, chiedendo loro di farsi da parte in quanto non più necessari all’economia dell’Azienda.
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