FILCTEM-CGIL

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venerdì 15 aprile 2011

PFIZER CATANIA: INIZIA LA MACELLERIA SOCIALE

Oggi, candidamente, l'ing. Galizia, ha comunicato ad una platea di 400 lavoratori, che è iniziata la macelleria sociale, e che ci si deve pure fare una ragione che dovranno perdere il posto tanti lavoratori per salvare il sito.

Adesso l'Azienda ha dovuto ammettere tutto quello che i sindacati hanno detto in questi anni e che le prospettive per i lavoratori saranno drammatiche.

Prefeririamo non commentare a caldo nè le dichiarazioni nè i comportamenti di Galizia. Preferiamo smaltire e metabolizzare il duro colpo prima di dire la nostra.

Ma di sicuro non ci faremo massacrare con facilità..... LA LOTTA E' APPENA INIZIATA....

sabato 9 aprile 2011

Lavoro: Burtone (Pd), da istituzioni silenzio su Wyeth Lederle Catania

Catania, 8 apr. (Adnkronos) - ''Fino ad ora non e' stato convocato alcun tavolo di lavoro. Comune, Provincia, Regione e Governo nazionale restano, inspiegabilmente, in silenzio''. Lo afferma in un comunicato il parlamentare del Pd Giovanni Burtone in merito alla situazione dei lavoratori dell'azienda farmaceutica Wyeth Lederle dopo l'acquisizione della Pfizer. Burtone e' firmatario di una interrogazione rivolta al ministro dello Sviluppo economico in cui si chiede al governo di sapere ''quali iniziative saranno attivate per salvaguardare la capacita' produttiva e i livelli occupazionali dell'azienda". ''Lo stabilimento farmaceutico Wyeth Lederle di Catania - aggiunge Burtone - occupa 700 lavoratori piu' alcune centinaia nell'indotto. Dopo la sua acquisizione da parte della Pfizer e' stato registrato un forte disimpegno che ha prodotto una contrazione della forza lavoro''.

La Repubblica - Ed. Palermo

Risposta delle OO SS alla lettera Wyeth


martedì 5 aprile 2011

Pfizer inizia lo spezzatino: venduta capsugel

Come già preannunciato qualche settimana fa dall’amministratore delegato Ian Read, Pfizer ha deciso vendere Capsugel, il più grande produttore mondiale di capsule per uso farmaceutico. L’acquirente è KKR, grande fondo americano di private equity, che per aggiudicarsela sborserà 2,38 miliardi di dollari.Lo scorso anno, Capsugel ha registrato un fatturato di circa $750 milioni, generato dalla vendita di oltre 180 miliardi di capsule. Il prezzo concordato che equivale a circa 3,2 volte le vendite annue, costituisce un multiplo “ragionevole” secondo gli analisti di JP Morgan.Capsugel, che ha sede nel Jersey, produce capsule rigide e morbide, per uso farmaceutico e per prodotti dietetici. L’azienda è stata fondata all’inizio degli anni ’60 dalla Parke-Davis, che fu acquisita da Warner-Lambert che poi, a sua volta, nel 2000 passò sotto il controllo di Pfizer.Una parte della somma dovrebbe servire per l’acquisto di azioni della stessa Pfizer, ben oltre il piano già annunciato che prevedeva un investimento di circa 5 miliardi di dollari. Comprare le proprie azioni sul mercato significa avere fiducia nelle prospettive dell’azienda e, contemporaneamente, sostenerne il corso, cioè il valore di marcato. In gergo tecnico l’acquisto di azioni proprie sul mercato borsistico si definisce “buy-back”.Come anticipato qualche settimana fa, Pfizer starebbe rivalutando tutto il proprio business per decidere in quali aree focalizzarsi e quali invece potrebbe dismettere. Esiste la possibilità che l’azienda possa cedere fino al 40% dell’attuale business per concentrarsi unicamente sui farmaci di ricerca. Nascerebbe una nuova azienda. molto più piccola e forse più facile da gestire. E’ solo una possibilità, ovviamente. Tutto dipende dalla fiducia che l’azienda ripone nella propria pipeline e quanto invece intenda rimanere in settori più “difensivi”, cioè a minore redditività ma anche meno rischiosi, come ad esempio i generici e i farmaci OTC.In scia a questa operazione, il colosso farmaceutico Usa ha abbassato la stima sui ricavi del 2011 a 65,2-67,2 miliardi di dollari dai precedenti 66-68 miliardi di dollari e quella sul 2012 a 62,2-64,7 miliardi di dollari dai precedenti 63-65,5 miliardi.KKR, è una società che ha sede a New York specializzata nelle attività di private equity. Il private equity è un'attività finanziaria mediante la quale un investitore istituzionale rileva quote di una società target sia acquisendo azioni esistenti da terzi sia sottoscrivendo azioni di nuova emissione apportando nuovi capitali all'interno della target. L’azienda, un gigante nel mondo degli investimenti finanziari, possiede società che occupano complessivamente oltre 900mila persone con un fatturato annuo di 210 miliardi di dollari.Nel settore dell’health-care, KKR già possiede la società “HCA Holdings” la più grande catena di ospedali privati quotata in borsa, e Biomet, società specializzate nelle protesi ortopediche.

domenica 3 aprile 2011

ECCEZIONALE SUCCESSO DELLO SCIOPERO DEI LAVORATORI DELLA WYETH-PFIZER DI CATANIA

Ottimo successo dello sciopero tenutosi oggi alla Pfizer di Catania, dove l’adesione è stata tra l’80 ed il 90%. Lo sciopero si è articolato per otto ore ed ha riguardato tutti i turni della giornata. Durante la giornata, si sono tenuti due sit-in entrambi con un’elevata partecipazione di lavoratori: uno di fronte allo stabilimento ed uno presso il Palazzo della Prefettura di Catania. Una delegazione di RSU aziendali, supportati dai Segretari di Categoria di Filctem CGIL (Romeo), Uilcem UIL (Avellino) e UGL Chimici (Lo Bianco) e dal Segretario generale della CGIL di Catania, Villari, che insieme ad i Segretari Confederali della CGIL Patti e Rota, ha rappresentato le Confederazioni Provinciali di CGIL, CISL, UIL e UGL, sono stati ricevuti dal Prefetto Vicario La Iacona. Dall’incontro si è ottenuto un sollecito, da parte della Prefettura di Catania nei confronti del Ministero delle Attività Produttive, affinchè possa dare un seguito alla richiesta di convocazione inoltrata allo stesso da parte delle Organizzazioni di Categoria territoriali e nazionali e Confederali di Catania, in tempi brevi, per evitare che la vertenza della Wyeth-Pfizer di Catania possa assumere connotazioni tali da divenire un problema di ordine pubblico. Le motivazioni dello sciopero, sono state diverse e tutte quante molto delicate: primo tra tutti, l’atteggiamento di del managemet aziendale catanese che nei fatti non ritiene i sindacati, un valido interlocutore con cui confrontarsi proficuamente per il bene dello stabilimento. All’opposto, le scelte aziendali, portate a compimento unilateralmente, vengono considerate dalle OO SS inadeguate, inopportune e inefficienti. La gestione della CIGS da parte dell’azienda, ha snaturato un accordo nato per garantire il saldo occupazionale zero e favorire la competitività dello stabilimento. L’azienda continua ad operare in modo unilaterale senza ascoltare le rimostranze di sindacati e lavoratori e non garantisce né l’assenza di esuberi, né una corretta e utile riqualificazione dei lavoratori. Inoltre non sta ottemperando il principio di rotazione a parità di fungibilità, previsto nell’accordo. Il Centro di Ricerca verrà dismesso entro il 30/11/2011 se non verranno trovati acquirenti. L’azienda sostiene che sono in corso trattative di vendita. Tuttavia, non è noto chi siano i soggetti interessati all’acquisizione, che condizioni si avranno per i lavoratori all’atto di questo ipotetico passaggio societario, quale sarebbe il piano industriale, quanti lavoratori verrebbero assorbiti ecc.. L’unica certezza, come ha dichiarato l’A.D. dello stabilimento di Catania è che se la trattativa non dovesse andare in porto, i lavoratori sarebbero un esubero da gestire ricorrendo ad una procedura di mobilità. Nessuna prospettiva chiara per i lavoratori, nessun progetto per il mantenimento di questa struttura ad alto valore aggiunto all’interno del territorio. Forti preoccupazioni anche per quanto riguarda l’Animal Health che ha garantite le produzioni solo sino al prossimo anno, dopo di che non ci saranno certezze produttive e quindi occupazionali per i circa 150 lavoratori che prestano servizio in quest’area. La security di stabilimento è in corso di terziarizzazione senza alcuna garanzia per i lavoratori coinvolti. Lo stesso destino potrebbero seguire altre aree dello stabilimento come il Servizio Informatico, quello finanziario ecc… In più una serie di riorganizzazioni rischiano di causare esuberi tra i lavoratori dell’ufficio del personale e di altre aree (caldaisti). Inoltre, sebbene l’area di produzione di farmaci ad uso umano sia soggetta ad investimenti, la produzione del Tazocin, principale farmaco dello stabilimento di Catania, viene messa a rischio dagli elevati costi di produzione che ne rendono scarsa la competitività con i farmaci generici concorrenti. Infine le dichiarazioni del CEO della Corporate, che ha affermato che Pfizer potrebbe dismettere alcuni assett quali l’animal health e la produzione dei generici, aumentano il clima di preoccupazione e di incertezza. “L’eccezionale adesione allo sciopero” afferma Giovanni Romeo, Segretario del comparto Chimico-Farmaceutico della Filctem CGIL di Catania “dimostra che i lavoratori condividono la lotta portata avanti dalle Organizzazioni Sindacali e dalla RSU e condannano senza appello l’attuale Management della Wyeth/Pfizer di Catania che non dialoga con le OO SS, ostenta arroganza ed è un mero esecutore di decisioni prese in altre sedi. Come conseguenza del comportamento del Management di Catania, non sono rimasti margini di dialogo e di conseguenza le OO SS rigettano la CIGS a causa dell’inadempienza dell’azienda nei confronti dell’accordo stipulato con le OO. SS”. “La protesta di oggi è stata un grande successo dei lavoratori e dei sindacati” ribadisce il Segretario Generale della Filctem CGIL di Catania, Giuseppe D’Aquila, che afferma: “oltre all’elevatissima adesione allo sciopero, oggi è stato centrato anche un risultato importantissimo, vale a dire quello di mettere al centro dell’attenzione della pubblica opinione e delle istituzioni, la vertenza della Wyeth-Pfizer, azienda che da 50 anni rappresenta una realtà di eccellenza industriale, scientifica ed occupazionale, di Catania e di tutto il Meridione ed ha contribuito e contribuisce allo sviluppo di questo territorio. Prendiamo atto positivamente della disponibilità e l’attenzione del Prefetto, in quanto è fondamentale che tutte le Istituzioni coinvolte, a partire dalla Presidenza della Regione e dal Ministero delle Attività Produttive, portino il loro contributo per una risoluzione positiva della vertenza Pfizer di Catania ”. D’Aquila e Romeo, infine, dichiarano che le affermazioni rilasciate oggi alla stampa dall’A.D. di Catania, Ing. Galizia, confermano che l’Azienda finge di non vedere i reali problemi dello stabilimento e non riconosce di avere sbagliato nella gestione della CIGS. “Quanto dice Galizia sugli investimenti è vero” affermano i due dirigenti sindacali, “tuttavia l’Amministratore Delegato continua a non spendere una parola sul Centro di Ricerca, sulle prospettive di importanti aree dello stabilimento e sulle grosse difficoltà di mercato del Tazocin. E questo continua a lasciarci seriamente preoccupati per le prospettive dell’intero stabilimento. Questo atteggiamento e le relative dichiarazioni, volutamente fuorvianti nei confronti dei lavoratori, dell’opinione pubblica e delle istituzioni, ci convince a sostenere maggiormente la posizione di lotta intrapresa”. La giornata di lotta si è conclusa con la convocazione dei direttivi delle quattro Organizzazioni di Categoria per stabilire insieme alla RSU le ulteriori azioni di lotta da intraprendere a breve termine.

Giornale di Sicilia 02 aprile 2011


La Sicilia 02 aprile 2011


Lavoratori della Pfizer di Catania in lotta: TG Antenna Sicilia. Intervista a Giovanni Romeo e Alfio Avellino

Sciopero dei lavoratori della Pfizer di Catania: Intervista a Margherita Patti

Scipero dei lavoratori della Pfizer di Catania - TG 8: intervista a Giuseppe D'Aquila