FILCTEM-CGIL

Benvenuti nel sito ufficiale della FILCTEM-CGIL dedicato al comparto chimico e farmaceutico della provincia di Catania. Questo blog è un prodotto amatoriale, non è una testata giornalistica né un prodotto editoriale; ad esso non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47 né, tantomeno, l’art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62, poiché l'aggiornamento dei testi non ha periodicità regolare. Questo sito è espressione ufficiale della FILCTEM CGIL di Catania ed è curato da un apposito Comitato di Redazione in accordo alle linee politiche della Segreteria Provinciale.

mercoledì 28 ottobre 2009

Riorganizzazione al buio: il no dei sindacati.

Stiamo vivendo un momento di transizione, una fase delicata ed incerta. Passato il day-one non c'è ancora luce su come Pfizer effettuerà la riorganizzazione dei siti acquisiti (ex-Wyeth). Come scriviamo in un altro post, in Germania sono arrivate le prime brutte notizie.
Viene da se che possano circolare informazioni spesso confuse, contraddittorie e più spesso ancora false e/o strumentali.
Riteniamo quindi che sia corretto esprimere in modo diretto e semplice quali sono le nostre posizioni.
Se l'Azienda ritiene che sia necessario (come Wyeth e non ancora come Pfizer) di adottare un piano di riorganizzazione, questo non può essere fatto a spot, a stillicidio, senza un disegno. Noi riteniamo che il percorso debba essere il seguente: la direzione deve presentare un piano organico e complessivo di riorganizzazione. Tale piano deve essere motivato e suffragato da informazioni riguardanti la riduzione dei costi conseguita dalla riorganizzazione.
Inoltre riteniamo che tale riorganizzazione non possa basarsi sul piano industriale di Wyeth, dato che ormai Wyeth è parte integrante di Pfizer.
Siamo disponibili a discutere le misure ed i provvedimenti che possano garantire un futuro di sicurezza al sito ed ai lavoratori, ma è nostro dovere tutelare e garantire i lavoratori che rappresentiamo.

Organizzazioni Sindacali, RSU di sito ed Azienda, siglano un accordo di mobilità volontaria.

In data 27/10/09 Direzione Aziendale Segreterie territoriali ed RSU hanno siglato un accordo di mobilità volontaria. In data 12 ottobre, la Wyeth Lederle SpA ha formalmente attivato, ai sensi della legge 223/1991 una procedura di mobilità per 26 lavoratori.
Le Organizzazioni Sindacali hanno manifestato le loro perplessità nei confronti di questa misura, tenendo conto della fase che stiamo attraversando in seguito all'acquisizione. Tuttavia, per consentire l'esodo di quei lavoratori che volontariamente hanno già espresso il loro desiderio di potersi avvalere di questo strumento, hanno acconsentito all'utilizzo di questo ammortizzatore sociale.

Germania: iniziano le dismissioni dei siti ex Wyeth

Abbiamo ricevuto dal collega che rappresenta la ex-Wyeth tedesca all'Euroforum la seguente comunicazione: giovedi scorso il Managment di Pfizer ha annunciato che le affiliate Wyeth di Münster, (Consumer Healthcare) e Fort Dodge di Würselen vicino a Aachen – verranno chiuse. Parte dei lavoratori avranno la possibilità di essere impiegati presso Pfizer Berlino o Pfizer a Karlsruhe (distribuzione).
Sono iniziate le manovre di riorganizzazione del gruppo Pfizer.

mercoledì 21 ottobre 2009

FILCEM-CGIL. Cesame, Wyeth, Asec e le altre: serve una risposta alla crisi «di sistema»

Sciopero contro la desertificazione
Uno sciopero generale per protestare contro la colpevole deindustrializzazione e la crisi che non accenna a finire : le «parole chiave» attorno alle quale si è sviluppato ieri il comitato direttivo della Filcem-Cgil che si è aperto con la relazione del segretario provinciale Giuseppe D’Aquila, Ha partecipato ai lavori Margherita Patti, sella segretaria confederale Cgil, le conclusioni sono state affidate a Carmelo Diliberto, segretario regionale della Filcem-Cgil.
«La generalizzata deindustrializzazione del nostro territorio - ha detto D’Aquila - ha origini lontane: nella politica del non fare, dell’assistenzialismo fine a se stesso, della becera raccomandazione e dell’inquietante intreccio fra politica, istituzioni, poteri forti della città e malaffare che porterà nel breve termine alla formazione di sacche di disoccupati di difficile ricollocazione nel mercato del lavoro. Le nostre realtà produttive, infatti, pagano oggi non soltanto gli effetti di una crisi globale devastante, ma le criticità di un sistema che pare ormai arrivato al limite della sofferenza».
D’Aquila ha poi esaminato analiticamente le varie vertenze. Tre esempi per tutti. «La Cesame - ha detto fra l’altro - ha, indiscutibilmente, tutte le potenzialità ancora oggi, per essere leader internazionale nella produzione e commercializzazione della ceramica sanitaria, vive la tragedia di una vertenza drammatica che mette a rischio centinaia di posti di lavoro per il semplice fatto che
su Cesame, l’intreccio ha spostato la priorità, dal fare impresa, alla mera speculazione finanziaria dei propri immobili e terreni che ricadono sulla zona dell’interporto di Catania. La Wyeth vive l’acquisizione di Pfizer, l’azienda farmaceutica leader del mercato mondiale, sia dal punto di vista del fatturato che degli investimenti in ricerca, all’ombra di una ristrutturazione che terrà conto pure della devastante condizione infrastrutturale che, rispetto ad altri paesi, è a Catania, purtroppo anni luce lontana dal raggiungere non l’eccellenza ma la sufficienza. L’Asec, l’azienda municipalizzata del Gas rappresenta l’emblema dell’inefficienza e dell’intreccio fra i malaffari e la politica che è entrata in modo improprio a gestire un azienda che continua a perdere anno dopo anno milioni di euro rappresentando un primato del quale non possiamo certo farci un vanto. «In questo difficile contesto - ha concluso - penso sia arrivato il momento, di fare sentire la voce del sindacato, anche attraverso lo sciopero generale di tutte le categorie in testa quelle dell’industria,
considerando pure che, oggi più di ieri, il tempo ci è nemico».

martedì 20 ottobre 2009

Comparto chimico, avanza la deindustrializzazione

La segreteria della Filcem Cgil di Catania (che rappresenta i settori chimico-farmaceutico e energetico) ha convocato il Comitato direttivo della categoria che si terrà domani a partire dalle
9,30 nel salone Russo della Camera del Lavoro di Via Crociferi 40.
I lavori verranno aperti dalla relazione del segretario organizzativo Giovanni Romeo. Alle 10 il segretario generale della Filcem Cgil Giuseppe D’Aquila farà una relazione introduttiva in cui saranno affrontati gli effetti della crisi internazionale ed i risvolti che essa continua ad avere in tutto il territorio catanese. D’Aquila esaminerà analiticamente tutte le vertenze presenti oggi sul territorio: quelle riguardanti la Cesame e delle gravi condizioni in cui si trovano ancora i lavoratori; quella della Wyeth, appena acquisita dal colosso farmaceutico Pfizer e della delicata fase che sta attraversando; quella dalla Sie che dovrebbe gestire il servizio idrico integrato; quella dell’Asec S.p.a con le scandalose vicende che le ruotano attorno; quelle che riguardano la continua moria di piccole e medie aziende. In altri termini, il quadro che disegnerà D’Aquila è quello di una deindustrializzazione diffusa che ha origini lontane ed è determinata anche da un inerzia politica sempre più pericolosa che ha effetti devastanti sui lavoratori e sul territorio.
Interverranno Margherita Patti, segretaria confederale della Cgil catanese con delega all’industria e Carmelo Di Liberto, segretario Generale della Filcem Cgil Sicilia che chiuderà affrontando, tra l’altro, l’andamento delle trattative per i rinnovi contrattuali che Filcem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil stanno conducendo sulla base di tre piattaforme separate. Di Liberto, infine presenterà l’accorpamento delle categorie storiche Filcem e Filtea già avvenuto il 15 ottobre alla presenza del segretario generale Guglielmo Epifani, nel corso del direttivo nazionale congiunto delle due categorie.
La Sicilia 19 ottobre 2009
Rossella Jannello

sabato 17 ottobre 2009

Integrazione tra Pfizer e Wyeth

Di seguito si pubblica un comunicato stampa della Corporate Pfizer, che per dovere di informazione riteniamo utile mettere a disposizione dei lettori del blog.
La versione italiana è tratta dal sito: http://www.reuters.com/
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NEW YORK--(Business Wire)--Pfizer Inc. (NYSE: PFE) ha annunciato oggi l`integrazione delle proprie attivitàoperative con quelle di Wyeth dopo il perfezionamento dell`acquisizione avvenutoieri. Sia nei paesi industrializzati che in quelli emergenti, Pfizer offrirà unagamma di prodotti ancora più diversificata: farmaci per uso umano e veterinario,prodotti farmaceutici di largo consumo, vaccini, farmaci biologici, quellibasati sulle molecole di piccole dimensioni e prodotti nutrizionali. La nuova azienda mette a disposizione farmaci in numerose aree terapeutiche, può vantare una robusta pipeline e centri di ricerca e produzione di altissimo valore alivello internazionale.
"La nuova Pfizer è oggi più forte e potrà avvalersi di personale, risorse,pipeline e impianti produttivi tra i più qualificati del settore", ha dichiaratoJeffrey B. Kindler, Presidente e Amministratore delegato di Pfizer. "Abbiamo la responsabilità di trasformare questi punti di forza in risultati apprezzabilinon solo per i nostri azionisti, ma anche per i pazienti, i clienti e lecomunità nelle quali operiamo. Misureremo il nostro successo sulla capacitàdella nostra azienda di tenere fede ai suoi nuovi impegni, tra cui la promozione del benessere, della prevenzione, delle terapie e delle cure, per soddisfare i bisogni di salute a livello globale, ottimizzando nello stesso tempo la nostra performance finanziaria.
"Siamo lieti di dare il benvenuto ai nuovi colleghi provenienti da Wyeth, tra i quali numerosi ricercatori e leader di grande valore", ha aggiunto il Presidente Kindler. "Siamo orgogliosi che i nostri colleghi vecchi e nuovi abbiano le competenze e l`esperienza indispensabili per portare avanti il nostro lavoro e condividano il nostro impegno per migliorare la salute e il benessere in ognifase della vita."
Avvio del processo di integrazione
Dopo l`annuncio dell`accordo di acquisizione diffuso lo scorso gennaio, i gruppidi lavoro incaricati di realizzare l`integrazione tra Pfizer e Wyeth si sono impegnati per assicurare l`immediata operatività della nuova azienda subito dopo il perfezionamento della fusione. A questo scopo, Pfizer aveva precedentemente annunciato la riorganizzazione delle attività di ricerca e sviluppo, il potenziamento della rete commerciale e la nomina di alcuni leader nelle posizioni che sarebbero divenute operative con la conclusione dell`acquisizione. Grazie a questo approccio Pfizer potrà beneficiare immediatamente dei vantaggi derivanti dall`integrazione con Wyeth.
"La nostra capacità di portare a termine l`operazione con tanta rapidità e di essere operativi già a partire dal Day One è la prova dell`impegno dei gruppi di lavoro incaricati dalle due aziende di realizzare l`integrazione", ha dichiarato il Chief Financial Officer di Pfizer Frank D`Amelio che guida l`integrazione."La continuità delle attività aziendali è stata la nostra priorità durantel`intero processo di integrazione e fin da ora i nostri manager e colleghi possono contare sulla solidità finanziaria, sull`efficienza operativa esull`ampia gamma di prodotti per continuare a migliorare la nostra performance."
Potenziamento e diversificazione del portafoglio
Ora Pfizer possiede un portafoglio ampio e diversificato di prodotti ed è leader di mercato in quasi tutte le più importanti aree terapeutiche. La nuova azienda nata dalla fusione ha rafforzato la capacità produttiva nei settori delle biotecnologie, dei vaccini, dei farmaci di largo consumo, dei prodotti nutrizionali e di quelli veterinari. Pfizer è oggi nelle migliori condizioni per ottenere un considerevole e stabile incremento dei ricavi e dell`utile per azionei rettificato diluito, sia a breve che a lungo termine. Si prevede che nel 2012 nessun singolo farmaco produrrà più del dieci per cento dei ricavi della nuova azienda nata dalla fusione. La nuova azienda ha a disposizione una ricca pipeline in campo biofarmaceutico, in aree terapeutiche di grande importanza come il morbo di Alzheimer, le neuroscienze, l`oncologia, il dolore, il diabete e le malattie infiammatorie. "La capacità d`innovazione della nostra azienda è stata notevolmente potenziata dalla collaborazione tra i migliori ricercatori delle due società, dalla disponibilità di capacità scientifiche e produttive di primo piano e dalla nostra rete internazionale di centri che eseguono gli studi di fattibilità deiprogetti di sperimentazione clinica. Una struttura operativa internazionale flessibile e attenta alle esigenze delpaziente. ".
Da ora in poi Pfizer opererà attraverso Business Unit più che mai attente alle esigenze dei pazienti, coadiuvate da divisioni specializzate nella veterinaria, nei farmaci di largo consumo e nei prodotti nutrizionali, che per rapiditàd`intervento e flessibilità non temono il confronto con le piccole aziende specialistiche, potendo inoltre avvalersi delle risorse e delle dimensioni tipiche di una società internazionale. Le divisioni sono strutturate in due gruppi al fine di consentire ai leader non solo di individuare le nuove opportunità e di far fronte alle sfide che si presentano nelle Business Unit, ma anche di definire con maggiore precisione le priorità dell`azienda. Le Biopharmeceuticals Business units sono: Emerging Markets, Established Products, Oncology, Primary Care e Specialty Care comprendente anche i vaccini. I Diversified Businesses sono: Animal Health, Capsugel, Consumer Health Care e Nutrition. Pfizer dispone ora di due distinte divisioni di ricerca e sviluppo, che ciconsentono di cogliere nel modo migliore le nuove opportunità offerte dalla ricerca biofarmaceutica: Pharma Therapeutics Research & Development si dedicherà allo studio delle molecole di piccole dimensioni, mentre Bio Therapeutics Research & Development si occuperà delle ricerche sulle molecole di grandi dimensioni, compresi i vaccini. Le singole unità appartenenti alle due divisionidi ricerca sono guidate da Chief Scientific Officers di alto livello.
"Abbiamo ampliato la nostra presenza internazionale, in particolare negli Stati Uniti, in Europa, in Asia e nell`America Latina, e possiamo dedicare maggiori energie ed aiutare i pazienti in alcune importanti aree emergenti, tra cui la Cina e il Medio oriente.
Leadership
L`Executive Leadership Team di Pfizer, che comprende leader provenienti da Pfizer e Wyeth, è così composta:* Jeffrey B. Kindler - Chairman & Chief Executive Officer * Frank D`Amelio - Chief Financial Officer, Senior Vice President, Business Operations * Mikael Dolsten - President, Bio Therapeutics Research & Development * Freda Lewis-Hall - Senior Vice President, Chief Medical Officer * Martin Mackay - President, Pharma Therapeutics Research & Development * Mary McLeod - Senior Vice President, Human Resources * Ian Read - Group President, Worldwide Biopharmaceutical Businesses * Cavan Redmond - Group President, Diversified Businesses * Nat Ricciardi - President, Manufacturing * Bill Ringo - Senior Vice President, Business Development, Strategy & Innovation * Amy Schulman - Senior Vice President, General Counsel * Sally Susman - Senior Vice President, Chief Communications OfficerOltre all`Executive Leadership Team, Jeff Kindler ha istituito il Executive Compliance Committee, presieduto da lui stesso. Il Comitato è composto da Doug Lankler, che in qualità di Chief Compliance Officer riporta direttamente al Presidente Kindler, e dal Chief Internal Auditor Hugh Donnelly, che riferisceall` Audit Committee of the Board of Directors e a Frank D`Amelio. Gli altrimembri del Executive Compliance Committee saranno Frank D`Amelio, Ian Read, Cavan Redmond e Amy Schulman. "Pfizer otterrà grandi vantaggi dalla competenza professionale e dall`expertise dei componenti dell` Executive Leadership Team", ha dichiarato il Presidente Kindler. "L`Executive Compliance Committee, appena costituito, sarà unimportante strumento e consentirà la totale partecipazione dei nostri leader al costante impegno dell`azienda, per far sì che il rispetto delle regole e l`integrità diventino parte inscindibile di tutte le attività svolte da Pfizer."Sono in via di definizione le decisioni in merito alle strutture organizzative eall`ubicazione delle sedi e lavoreremo per renderle operative in tempi brevi.Tutte le decisioni relative sono subordinate all`esito delle consultazioni con le organizzazioni sindacali, nonché al rispetto delle disposizioni di legge vigenti. Financial Highlights Prevediamo l`aumento dell`utile per azione1 rettificato diluito nel secondo esercizio completo successivo al perfezionamento dell`acquisizione el`ottenimento di sinergie pari a circa 4 miliardi di dollari USA entro la finedel 2012. Tali sinergie, che si aggiungeranno ai 2 miliardi netti di riduzioni dei costi previsti entro la fine del 2011 indipendentemente dall`acquisizione di Wyeth, saranno realizzate nelle attività di vendita, informatiche eamministrative, nella ricerca e sviluppo e nella produzione industriale. Pfizer: Costruire Salute InsiemeLa nostra mission è contribuire al miglioramento della salute e del benessere in ogni fase della vita mettendo a disposizione le nostre conoscenze scientifiche ele nostre risorse. Il nostro obiettivo è stabilire gli standard di riferimentoin materia di qualità, sicurezza e valore nelle fasi di scoperta, sviluppo eproduzione di farmaci per uso umano e veterinario. Il nostro portafoglio è bendiversificato e comprende farmaci e vaccini per uso sia umano che veterinario,biologici e basati sulle molecole di piccole dimensioni, prodotti nutrizionali edi largo consumo tra i più rinomati a livello mondiale. Ogni giorno i colleghidi Pfizer operano nei paesi industrializzati e in quelli emergenti perpromuovere il benessere, la prevenzione, le terapie e le cure rivolte acontrastare le patologie più temute della nostra epoca. In qualità di azienda leader a livello mondiale nel settore biofarmaceutico, collaboriamo con lestrutture sanitarie, i governi e le comunità locali per favorire e ampliare la fruizione di servizi sanitari efficienti e meno costosi in tutto il mondo.
Ora Wyeth è a tutti gli effetti una consociata interamente controllata da Pfizer Inc. In alcuni paesi le fusioni tra le filiali di Wyeth e Pfizer potrebbero essere ancora in attesa di autorizzazione e restano subordinate all`adempimento degli obblighi di legge e regolamentari a livello nazionale.
AVVISO: Le informazioni contenute in questo comunicato stampa sono valide alladata del 16 ottobre 2009.

venerdì 16 ottobre 2009

NASCE LA FILCTEM-CGIL la nuova federazione delle lavoratrici e dei lavoratori chimici, tessili, energia e delle manifatture

Si chiama FILCTEM-CGIL, la neonata Federazione sindacale che organizza le lavoratrici e i lavoratori della chimica, dei tessili, dell'energia e delle manifatture che nasce dall'unificazione di due importanti categorie della Cgil (Filcem e Filtea): lo hanno deciso oggi – presenti Guglielmo Epifani ed Enrico Panini, rispettivamente segretario generale e organizzativo Cgil – i componenti
dei due Comitati direttivi nazionali riuniti in seduta congiunta che hanno anche eletto all'unanimità Alberto Morselli, segretario generale della neonata Federazione, e la nuova segreteria nazionale derivante dall'unificazione delle attuali segreterie delle due Federazioni. Inoltre Alberto Morselli ha indicato Valeria Fedeli nell'incarico di vicesegretaria generale della FILCTEM.
La FILCTEM-CGIL è chiamata ad operare in importanti e strategici settori dell'industria (chimico-farmaceutico, tessile-abbigliamento e calzaturiero, gomma-plastica, vetro, concia e pelli, ceramica e piastrelle, occhiali, lavanderie industriali, lampade e display), dell'energia (petrolio, trasporto gas, miniere) e dei servizi ad alta rilevanza tecnologica (elettricità, acqua, gas).
La nuova Federazione rappresenta “una scelta strategica per tutta la Cgil – ha esordito Alberto Morselli, neoeletto segretario generale - soprattutto nel sostenere una nuova e più puntuale politica industriale, contrattuale e organizzativa. Una preziosa risorsa - ha aggiunto - per l'intero movimento sindacale, e diverrà più autorevole con le stesse associazioni imprenditoriali, perchè il processo di unificazione in atto rappresenta un risultato meditato e convinto, dove tutele, diritti, partecipazione, solidarietà e potere di contrattazione saranno rappresentati da un soggetto più grande e più forte dove tutti si sentiranno a casa loro”.
Quanto all'importante patrimonio sindacale unitario rappresentato da Filcem e Filtea, nonostante le difficoltà contingenti – ha assicurato Morselli – non solo troverà più forza nella Filctem ma, ne sono convinto, darà maggiore impulso allo sviluppo del rapporto unitario anche in altri comparti”.
Roma, 15 ottobre 2009

Pfizer completa l'acquisizione di Wyeth

NEW YORK, NY, 15 ottobre - Pfizer (NYSE: PFE) e Wyeth (NYSE: WYE) hanno annunciato oggi che la Pfizer ha completato l'acquisizione di Wyeth dopo il ricevimento del riconoscimento normativo da tutte le autorità governative previste dall'accordo di fusione e l'approvazione da parte degli azionisti di Wyeth. In base ai termini della transazione, ogni azione in circolazione delle azioni Wyeth è stata convertita nel diritto a ricevere 33 dollari in contanti (senza interessi) e 0,985 di una quota di azioni Pfizer. A partire dalla chiusura delle contrattazioni di oggi, 15 ottobre 2009, le azioni comuni Wyeth (NYSE: WYE) cesseranno di essere di negoziate. Pfizer e Wyeth inizieranno le operazioni congiunte domani, 16 ottobre 2009. L'integrazionePfizer- Wyeth è subordinato al compimento dei vari obblighi legali e regolamen locali.
Tratto dal sito Pfizer

giovedì 15 ottobre 2009

Pfizer-Wyeth, il colosso che investirà in ricerca più dello stato italiano

In mezzo a un parco di 70 mila metri quadri, non lontano dal fiume Thames e sorvegliato notte e giorno da guardie e telecamere, si nasconde uno dei più agguerriti poli di ricerca del mondo. E’ lì, infatti, a Groton, una cittadina del Connecticut a un paio d’ore a nordest di New York, celebre soprattutto per la produzione del Nautilus e altri sottomarini, che la Pfizer, primo gruppo farmaceutico internazionale, tenta segretamente di trovare nuove medicine contro l’Alzheimer e altre malattie che affliggono l’umanità. Ed è sempre lì che vengono coordinate le attività di migliaia di biologi e di chimici della multinazionale. «Il nostro mestiere non è vendere i farmaci ma scoprirli», ripetono in coro gli 86mila dipendenti della Pfizer, dal chief executive Jeff Kindler fino all’ultimo stagista. Uno slogan che nel passato serviva soprattutto a giustificare l’alto costo delle medicine, specie negli Stati Uniti, ma che ora sta diventando una necessità. Le società farmaceutiche, che nel complesso hanno retto bene durante la recessione – le spese per la salute sono le ultime ad esser tagliate si trovano ora in una situazione delicata perché molti brevetti stanno per scadere. L’esempio migliore riguarda proprio la Pfizer che nel 2011 perderà l’esclusiva sul Lipitor, la più famosa pillola anticolesterolo le cui vendite nei soli Usa ammontano a 5,9 miliardi di dollari, e nel triennio 2011-13 dovrà rinunciare a quella sul Viagra. Di qui il tentativo di Big Pharma di accelerare le attività di ricerca, facendo perno – in molti casi – sulle accresciute dimensioni aziendali. Mentre infatti la crisi economica ha portato a una stasi delle fusioni in altri comparti, le aziende farmaceutiche hanno continuato a consolidarsi. A marzo 2009 la Merck ha comprato la Schering Plough per 41 miliardi di dollari. La Roche ha pagato 47 miliardi per conquistare la Genentech, di cui aveva solo una quota. E la Pfizer sta completando in queste settimane una maxioperazione annunciata a gennaio 2009 dopo un anno di trattative: l’acquisto della Wyeth per 68 miliardi di dollari, in contanti, azioni e un prestito di 22,5 miliardi da cinque banche di Wall Street.Destinato a sancire l’egemonia della Pfizer e a finire al secondo posto nella hit parade delle fusioni americane dopo l’accordo del 2006 tra At&t e BellSouth per 70 miliardi, il matrimonio con la Wyeth ha già ricevuto il via libera dalla Cina, dall’Australia e dall’Unione europea, che però ha imposto alcune dismissioni nel settore veterinario per questioni di antitrust. Un ordine rispettato con solerzia: alla fine di settembre le due società hanno venduto alla tedesca Boehringer Ingelheim molte attività, tra cui il centro di ricerca veterinaria della Wyeth a Fort Dodge nel Iowa. Per il momento, però, la Pfizer non rinuncerà al Palladia, il primo anticancro specifico per i cani. Dopo l’ultimo nullaosta dell’antitrust americano, previsto per questa settimana, l’accordo PfizerWyeth diventerà operativo. Ormai sembra solo una formalità. Tutto è pronto. La Pfizer, che con la fusione spera di risparmiare 4 miliardi di dollari di costi e raggiungerà dimensioni colossali, unendo il suo fatturato (48 miliardi di dollari) con quella della Wyeth (22 miliardi) ha varato da alcuni mesi un nuovo assetto per le attività di ricerca nel futuro. La nuova società avrà un potenziale di spesa in ricerca di quasi 8 miliardi di dollari, più di quanto spende lo stato italiano.A Martin MacKay, responsabile del centro di Groton, sarà affidato uno dei due nuovi team: chiamato PharmaTherapeutics research, si concentrerà sulla scoperta di piccole molecole. Il secondo team, BioTherapeutics reasearch, guidato da Mikael Dolsten della Wyeth, si occuperà della ricerca sulle grandi molecole compresi i vaccini. Sia MacKay che Dolsten dipenderanno direttamente da Jeff Kindler: «La creazione di due strutture di ricerca distinte ma complementari dirette dai maggiori esponenti scientifici delle due società ha spiegato il Ceo ci permetterà di puntare su obiettivi precisi, ridurre la burocrazia e di avere un sistema di controllo più chiaro». L’acquisizione di Wyeth si inserisce in una strategia perseguita da almeno un decennio dai vertici della Pfizer. Nata nel 1849 l’azienda produceva all’inizio antiparassitari e acido citrico, servendosi per quest’ultimo di materie prime importate dall’Italia. Con lo scoppio della prima guerra mondiale le importazioni furono interrotte e i chimici della Pfizer dovettero trovare sistemi alternativi, specializzandosi così nelle tecniche di fermentazione che si rivelarono utilissime per la produzione di massa di penicillina durante il secondo conflitto mondiale. Dopo la guerra la Pfizer accelerò l’espansione all’estero, entrò nel settore veterinario, aprì nel 1960 il centro di Groton, da cui uscirono medicinali famosi come Zoloft, Lipitor e Viagra. Nell’ultimo periodo le dimensioni aziendali sono cresciute con una serie di maxiacquisizioni: la WarnerLambert nel 2000, la Pharmacia nel 2002, la Sugen nel 2006 (che produce il Sutent a Ascoli Piceno) e poi la Wyeth. Non tutte queste operazioni sono state gradite dagli azionisti, per via dei contraccolpi negativi sulle quotazioni del titolo. E fu proprio questo malumore a portare all’estromissione nel 2006 del chief executive Henry McKinnell e alla sua sostituzione con Kindler, che era un outsider arrivato in azienda solo quattro anni prima, e che era più un avvocato che non un esperto di finanza o di biotecnologie. Una scelta in sintonia con le sfide della Pfizer, che deve navigare tra gli iceberg delle riforme sanitarie e delle cause legali. Proprio all’inizio di settembre la multinazionale ha pagato la multa record di 2,3 miliardi di dollari per chiudere la vertenza sulla vendita di 13 farmaci con tecniche di marketing non consentite dalla legge americana.ARTURO ZAMPAGLIONE
La Repubblica Affari e Finanza 12 ottobre 2009

Pfizer - Wyeth: inaspettatamente è arrivato il "DAY-ONE"

Oggi, in modo improvviso è arrivata la notizia che domani sarà il day one. C'erano segnali ed indiscrezioni che facevano pensare che il giorno fatidico sarebbe arrivato in anticipo rispetto alla data comunicata in precedenza. Alle ore 16 è stata diffusa la diretta TV in cui il Presidente della Wyeth decretava ufficialmente la fine della Wyeth. Domani alla stessa ora sarà diffusa la conferenza del Presidente della Pfizer Kindler. Lunedì è prevista in ulteriore videoconferenza con Nat Ricciardi presidente del Manifacturing internazionale della Pfizer. Da domani sino a martedì saranno presenti in stabilimento due esponenti della Pfizer.

Anche se per le procedure dovute alla legislatura nazionale non sarà immediato il passaggio da Wyeth a Pfizer, per tutto quello che riguarda le attività interne, il processo di integrazione avverrà rapidamente. Dal day-one trascorreranno cento giorni nei quali Pfizer renderà noto il piano di riorganizzazione del sito.

Ieri, 14 ottobre la Pfizer, aveva avuto l'ok all'acquisizione di Wyeth da parte delle Commissioni Antitrust di USA e Canada, le ultime che non si erano ancora espresse in merito. Ed il colosso farmaceutico Americano, non ha perso tempo, annunciando subito il day-one. Altre informazioni in questo momento non sono in nostro possesso. Tutto quello che sapremo lo renderemo noto su questo sito in tempo reale.

mercoledì 7 ottobre 2009

E’ morto Gino Giugni, ‘padre’ dello Statuto dei Lavoratori

Si è spento all’età di 82 anni il padre dello Statuto dei Lavoratori: Gino Giugni. L’ex ministro del Lavoro è deceduto oggi a Roma dopo una lunga malattia. La CGIL partecipa con profondo dolore al cordoglio. “Esprimo la mia personale commozione e quella di tutta la CGIL per la scomparsa del padre dello Statuto dei lavoratori”, così lo ha salutato oggi il segretario generale dell’organizzazione sindacale, Guglielmo Epifani, nel ricordare la straordinaria figura del giuslavorista. “Giugni è stato un grande protagonista della riforma del diritto del lavoro e della legislazione sociale - ha detto Epifani -, un vero riformatore, un intellettuale di altissimo profilo che ha messo la propria cultura, il proprio impegno di studioso e di politico a disposizione delle lotte per la conquista dei diritti dei lavoratori. Un uomo - ricorda ancora il leader CGIL - che ha pagato duramente il proprio impegno riformista e democratico con l'aggressione del terrorismo brigatista”. Per Epifani e per l’intera CGIL “la morte di Giugni è una grave perdita per il sindacato, per il mondo del lavoro e per tutto il paese”. Gino Giugni era nato a Genova il primo agosto del 1927. Professore di diritto del lavoro all'università di Roma, è stato presidente del Psi ed è, come ricordato dal segretario generale, considerato il padre dello ‘Statuto dei diritti dei lavoratori’ del 1970. Dottore honoris causa alle università di Buenos Aires e di Nanterre, ha insegnato a Parigi e Los Angeles, ed è stato presidente dell'Accademia europea di diritto del lavoro. Collaboratore negli anni '60 del ministro del Lavoro, Giacomo Brodolini (primo socialista ad occupare quel dicastero negli anni del centrosinistra), negli anni ‘80 Giugni ha presieduto le commissioni ministeriali per la riforma delle liquidazioni e sul costo del lavoro. Nel marzo del 1983 fu vittima di un agguato terrorista. Fu, infatti, gambizzato a Roma dalle Brigate Rosse. Eletto senatore nelle politiche dell'83, Giugni è diventato presidente della commissione Lavoro di Palazzo Madama. Dall'aprile 93 al maggio 94 ricoprì la carica di ministro del Lavoro e della sicurezza sociale del governo Ciampi. Negli ultimi anni ha ricoperto tra l'altro la carica di presidente della Commissione di Garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

Contratti: al via trattativa per rinnovo CCNL industria chimico farmaceutica, novità in arrivo dalla FILCEM

Aperte a Roma, presso la sede della Confindustria, le trattative per il rinnovo del contratto dell'industria chimico-farmaceutica (oltre 200.000 i lavoratori interessati), in scadenza il 31 dicembre 2009. I sindacati del settore FILCEM-CGIL, FEMCA-CISL, UILCEM-UIL hanno illustrato alle associazioni imprenditoriali di Federchimica e Farmindustria le rispettive posizioni, non nascondendo che “il vero banco di prova - sostiene Alberto Morselli, segretario generale FILCEM-CGIL - sarà il merito, la sola possibilità concreta per valorizzare il contratto nazionale, ricostruendo per questa via l'unità sindacale e il rapporto democratico con i lavoratori, ritrovando conclusioni unitarie al tavolo contrattuale”.Nel prosieguo della trattativa “c'è un reciproco impegno tra noi e con le associazioni degli imprenditori: si discuterà di tutto, perché tutte le piattaforme – aggiunge Morselli - contengono proposte interessanti da prendere in considerazione, anche perché ho notato che tutte le organizzazioni presenti si sono mostrate interessate alla soluzione delle crisi produttive ed occupazionali aperte nel settore piuttosto che all'innalzamento della temperatura”. Insomma, “resto convinto - prosegue il leader sindacale dei chimici - che il contratto non potrà che essere unitario soprattutto se pensiamo alla sua funzione anche come strumento di politica industriale, per la salvaguardia dell'occupazione contro i licenziamenti, fino alla difesa del potere di acquisto del salario”.E proprio la tutela del potere di acquisto dei salari tagliati dalla crisi (i chimici CGIL chiedono 172 euro medi per il triennio 2010-2012), la ripresa della vertenza unitaria sulla riduzione del fisco nelle buste paga, la difesa strenua dell'occupazione contro i licenziamenti (“nessun impianto - è il monito di Morselli - deve essere chiuso”), l'autonomia negoziale della categoria e il rilancio della contrattazione di 2° livello, la proposta di istituire i Consigli di sorveglianza per l'indirizzo e il controllo sulle strategie dell'impresa, la richiesta (prevalentemente rivolta ai giovani) di definire “il contratto di inserimento e stabilità” (sostitutiva delle forme precarie oggi esistenti), rappresentano i “leit motiv” che la FILCEM-CGIL mette a disposizione di tutti per il prosieguo positivo della trattativa.

domenica 4 ottobre 2009

Contratto: inizia il confronto per il rinnovo del CCNL Chimico-Farmaceutico

Martedì 6 ottobre, presso la sede nazionale di Confindustria, in via dell'Astronomia a Roma, avrà luogo l'avvio del confronto sul rinnovo del CCNL Chimico-Farmaceutico. Filcem-CGIL, Femca-CISL e UILCEM-UIL, presenteranno alle controparti Federchimica e Farmindustria, le proprie piattaforme contrattuali. Ricordiamo nella delegazione siciliana della Filcem, sarà presente Giovanni Romeo.
La FILCEM di sito e la Segreteria Provinciale, terranno informati i lavoratori sull'andamento delle trattative, anche attraverso le pagine di questo blog.

Pfizer-Wyeth: arriva il “day-one”

Mentre il tavolo sindacale discute sulla riorganizzazione proposta dall’azienda, mentre la FILCEM continua a portare avanti con convinzione il proprio tavolo separato ma aperto alla RSU della FULC, mentre i lavoratori al momento non hanno ancora nessuna certezza sul premio di partecipazione 2009, mentre le confederazioni provinciali di CGIL, CISL e UIL, sono impegnate a porre al massimo dell’attenzione delle istituzioni la vertenza Wyeth in tutti i suoi aspetti a tutela di tutti i posti di lavoro dello stabilimento, mentre altre organizzazioni sindacali continuano a giocare sulla pelle dei lavoratori, intanto sembra che il processo di acquisizione stia andando avanti speditamente.
Il Management Europeo della Compagnia, ha ufficializzato all’ European Employed Forum, l’organismo sindacale interno alla compagnia a livello europeo, che giorno 26 ottobre sarà il day-one.
Nel frattempo FILCEM, FEMCA e UILCEM, hanno indetto il loro Direttivo Unitario all’interno dello stabilimento con la volontà di affrontare in modo unitario le problematiche gravi che riguardano il nostro stabilimento. Il Direttivo si terrà giorno 7 ottobre alle ore 08.30.
Il momento è delicato e non c’è spazio per coloro che pensano di fare proselitismi e demagogie. Questo è il momento in cui è necessario agire, essere determinanti, lavorare concretamente. Tutto il resto è ciarpame.

Wyeth: la D.A. presenta alle OO SS una riorganizzazione del PHARMA TOPS

Nei giorni scorsi la delegazione della FILCEM-CGIL si è incontrata con la Direzione Aziendale per discutere della riorganizzazione del Pharma Tops. Ricordiamo che la nostra delegazione incontra la Direzione HR su di un tavolo separato, pur non ponendo pregiudiziale alcuna nei confronti della presenza di RSU di FEMCA-CISL e UILCEM-UIL. In particolare si sono tenuti due incontri: il primo in data 29/09 (presenti per HR: Fornito e Cassarà e per la delegazione FILCEM: Patti, Romeo, Niciforo, Marino e Gambino) ed il secondo in data 01/10/09 (presenti per HR: Fornito e Cassarà e per la delegazione FILCEM: Patti, Romeo, Niciforo e Marino).
La Direzione HR, partendo dalla premessa che in seguito alla chiusura di reparti (relativamente all’area non-pen) in attesa di nuovi volumi e la pianificazione nel 2010 di un lavoro a campagna per reparti quali lo 01 e lo 02, si pone come necessaria la ricollocazione temporanea di alcuni lavoratori e contestualmente la chiusura dei contratti a tempo determinato, allo scadere degli stessi. Quest’ultima azione, a detta dell’azienda, è resa necessaria anche a causa della riduzione dei volumi di Tazocin, riscontratasi nell’arco di questi mesi.
L’operazione prevede la chiusura momentanea, sino a gennaio del prossimo anno, del presidio del reparto non penicillinico. I lavoratori interessati (5 attualmente in turno 3x7 ed il sostituto)saranno convertiti in operatori di manutenzione. In particolare, 2 operatori saranno trasferiti nella manutenzione area Utilities con orario giornaliero, 3 operatori saranno trasferiti al reparto 68 (manutenzione PEN) con orario 2x5 (cioè si adegueranno alla turnazione vigente in tale reparto), un operatore, infine, sempre con la qualifica di operatore di manutenzione si trasferirà al reparto 01 con orario giornaliero. I lavoratori in questione subiranno una temporanea riduzione della Posizione Organizzativa, all’interno della stessa mansione (da D1 a D3), mantenendo ovviamente inalterata l’inquadramento D1 e le relative spettanze.
Su domanda specifica dei delegati FILCEM, l’azienda ha specificato che il controllo della sala acque, delle UTa ecc…, sarà sottoposta a controllo per mezzo di DCS o telecamere a carico dei lavoratori del presidio PEN. Gli eventuali interventi verrebbero fatti dal personale reperibile.
L’altra azione descritta dalla Direzione riguarda lo spostamento di operatori e capi gruppo dal non-pen alle linee di confezionamento del penicillinico (rep. 48) ed in parte allo 03. Questo determinerà un demansionamento temporaneo dei lavoratori che hanno mansione di capogruppo. Questo intervento dovrebbe interessare i lavoratori nell’arco del corrente anno.
Oltre a queste misure di carattere temporaneo, in seguito al calo complessivo dei volumi di produzione di tutto il Pharma ed a causa dei costi elevati dell’area, l’Azienda dichiara di volere intraprendere altre misure di riorganizzazione:
1. Una procedura di mobilità volontaria per la gestione degli esuberi strutturali
2. Terziarizzazione del servizio della sala controllo della security (con ricollocazione del personale in altre areee dello stabilimento)
La FILCEM-CGIL ha chiesto all’azienda il piano dettagliato riguardante esuberi e riorganizzazione, piano che le OOSS dovranno presentare ai lavoratori in un’asseblea specifica.
L’azienda ha dichiarato che il piano degli esuberi strutturali e della riorganizzazione complessiva, verràò descritto all’interno della procedura di mobilità che verrà presentata a breve. Ha altresì specificato che tali misure dipendono dall’attuale situazione contingente e non hanno niente a che fare con l’acquisizione di Pfizer. Inoltre tali misure riguarderanno esclusivamente la divisione farmaceutica.

Denuncia anche noi....

C'è sempre un motivo per essere denunciati quando si fa l'interesse della libertà, dei deboli, dei lavoratori.... ieri c'è stata una grande manifestazione a sostegno della libertà di stampa. L'unità ed altri giornali conducono una petizione a sostegno di questa libertà: io ho firmato, adesso denuncia anche me, in riferimento alle denunce fatte dal Berlusca a repubblica e all'Unità. Certo noi, nel nostro piccolo, ci confrontiamo con altre persone ma.....